domenica 13 settembre 2009

Autonomia Operaia: due appuntamenti






cena di autofinanziamento mercoledì 16, alle ore 21 al Nido di Vespe, via degli Arvali 13 a.


presentazione del libro "Autonomia Operaia. Scienza della politica e arte della guerra dal '68 ai movimenti globali" di Emilio Quadrelli, sarà presente l'autore, sabato 26 settebre, ore 10, Villa Mirafiori, via Carlo Fea 2.



Combat su Autonomia Operaia:

A 40 anni dal ’69, non possiamo ridurci alle commemorazioni, nè alle rimpatriate nostalgiche, tantomeno indulgere in mitizzazioni.
Per noi c’è l’esigenza di un bilancio che sappia cogliere la lezione storica del quarantennio ’69-2009, di una riflessione che porti ad alcune conclusioni operative.
In definitiva, per superare gli eterni ed inconcludenti dibattiti salottieri tra sopravvissuti e le adunate di combattenti (pochi) e reduci (tanti), più che rinvangare i “bei tempi”, si tratta di utilizzare i “bei tempi” per i futuri tempi, meno certi e fors’anche “meno bei”.
Il cuore della lezione del ’69 sta, secondo noi, nel rapporto tra movimenti ed organizzazioni.
Per questo, pensiamo utile riproporre, alla luce dell’esperienza della “guerra dei 40 anni”, la questione dell’organizzazione, contro l’odierno praticismo immediatista di certo movimentismo senza movimenti, e contro il catacombismo dei “testimoni di Marx”, eterni templari a difesa del sepolcro della teoria.
La questione dell’organizzazione va posta nel senso della lotta per l’organizzazione, cioè di un dato instabile, non preconfezionabile, non riconducibile ad alcuna fondazione estetica, ne ad alcun esercizio di immagine.
L’organizzazione è un processo di interlocuzione, di innervamento con il movimento reale, che contesta e tendenzialmente supera anche tante nostre inveterate ruggini abitudinarie.
Questo processo carsico si è avvalso negli ultimi 2 decenni di una propria intelaiatura informale, caratterizzata da 2 nodi, nel tempo affrontati e sciolti: il nodo dell’internazionalismo, liberato dal nazionalismo delle “lotte di liberazione”, ed il nodo della partecipazione elettorale, evoluta dall’astensionismo tattico all’antiparlamentarismo strategico.
Oggi, a 40 anni dal ’69, si pone ed impone il 3° nodo, quello dell’organizzazione.
Per noi, scioglierlo significa proiettarci nel futuro utilizzando il passato, i tanti errori commessi, le poche intuizioni, le molte sconfitte, le episodiche vittorie.

2 commenti:

  1. Roma! hai ragione!
    In realtà fin'ora abbiamo fatto quasi tutto a Roma, solo una iniziativa a Firenze, e lì era indicato. Dove non indicato considera sempre Roma.
    per contatti personali puoi anche scrivere a progettobeta@hotmail.it

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