sabato 11 luglio 2009

L'uccisione di Marwa al-Sherbini



Hassan Vahedi, Uomo=Donna

Germania e islamofobia: #Marwa la martire con il velo
di Azzurra Meringolo

Una donna egiziana incinta viene uccisa a coltellate in un tribunale di Dresda da un tedesco dichiarato colpevole per averla offesa in un parco pubblico. La vicenda non trova grande spazio tra i media europei ma in Egitto grazie ai blog e a Twitter diventa un simbolo per denunciare l'ipocrisia europea. E al G8 la Merkel si scusa con Mubarak.I bloggers egiziani l’hanno definita la nuova martire del velo e su Twitter se ne parla così tanto che #Marwa è diventato uno dei tag di tendenza. Vista la sua morte, assurda per le modalità ed il luogo nel quale si è consumata, Marwa al Sherbini rischia davvero di diventare una nuova martire dell’Islam.Ad uccidere questa trentaduenne egiziana, mamma di un bimbo di tre anni e da tre mesi in dolce attesa del secondo, è stata un ventottenne tedesco, dalle origini russe, conosciuto come Alex W., che lei stessa aveva citato in giudizio l’anno scorso. Il particolare più agghiacciante resta però il luogo del delitto, perché a fare da sfondo a questa tragedia è stata l’aula del tribunale di Dresda nel quale l’uomo era stato dichiarato colpevole.
La vicenda cominciò nel novembre scorso quando, in un parco di Dresda, Marwa chiese a Alex W. di liberare l’altalena per farci salire il suo bambino e l’uomo iniziò a insultarla pesantemente con offese volgari. Arrivò a definire la ragazza una terrorista ed è probabile che a motivarlo fosse il fatto che la donna indossava l’hijab, il tanto discusso velo che copre la testa pur lasciando scoperto il volto.
Poi il processo, conclusosi il primo luglio scorso quando, dopo essere stato dichiarato colpevole e multato con una sanzione di 750 euro, Alex W. ha impugnato il coltello con il quale ha posto fine alla vita della giovane donna.. E’ in questo inedito palcoscenico che Alex W. infligge diciotto pugnalate nel petto di Marwa che muore così davanti agli occhi del suo bimbo e del marito che cerca invano di difenderla. Anche quest’ultimo esce ferito dall’aula, a causa di un proiettile sparato della guardia di turno in aula che lo ferisce alla gamba. Secondo indiscrezioni, a confondere quest’ultimo sarebbero forse stati i tratti somatici di Sherbini che, non essendo biondo, è stato preso per il colpevole.
Il giudice stesso ha dichiarato che l’assassino è stato mosso da un profondo odio nei confronti dei musulmani: è per questo che, martire o meno del velo, Marwa è apostrofata da molti come una vittima della preoccupante islamofobia che sta dilagando in Europa.
Se nel vecchio continente il caso è stato quasi del tutto taciuto, in Medio Oriente, e soprattutto in Egitto, se ne è parlato un po’ ovunque.
I bloggers si sono scatenati nel denunciare l’episodio che è diventato un pretesto per discutere di razzismo e di Occidente. Mentre nelle righe dei loro diari virtuali molti internauti hanno scritto dell’odio e dell’intolleranza dei cristiani verso i musulmani, tra le strade di Zamalek alcuni cittadini egiziani, stanchi di sentire parlare del Medio Oriente come della terra dei terroristi, hanno sfilato in protesta fino a raggiungere l’ambasciata tedesca del Cairo. Qui hanno ribadito a gran voce che la storia di Marwa dimostra che i terroristi non sono certo loro.
sabato 11/07/2009 17:47



IRAN: ASSEDIATI DIPLOMATICI TEDESCHI
Circa 150 studenti, utilizzando come pretesto l'assassinio di una donna egiziana nel tribunale di Dresda, hanno assediato l'ambasciata tedesca a Teheran, in Iran. I manifestanti hanno bersagliato di uova i muri della rappresentanza diplomatica. Marwa al-Sherbini fu uccisa lo scorso mese a Dresda da un tedesco, trascinato da lei in tribunale dopo che questi l'aveva definita "terrorista" perché portava il velo. Il giorno dell'udienza l'uomo, un tedesco di origine russa, riuscì a entrare nell'aula con un coltello e colpì diciotto volte la donna, che era incinta. Poi accoltellò anche il marito, al quale in seguito la polizia sparò per errore nella ressa che si era creata nell'aula. Alla scena assistette anche il figlio della coppia, un bambino di tre anni. L'assassinio ha suscitato dolore e indignazione in Egitto e migliaia di persone hanno partecipato ai funerali della donna ad Alessandria. Angela Merkel, consapevole della consistenza della comunita' musulmana in Germania, ha espresso il proprio dolore e dispiacere a Hosni Mubarak. Ma Teheran soffia sul fuoco, e così sono stati scritti e rivolti slogan e insulti: "Angela, la nazista", "Morte alla Germania".

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