mercoledì 10 giugno 2009

DIVERGENTI, rassegna cinematografica, 11 giugno

GIOVEDI 11 GIUGNO

Il Circolo di Cultura Omosessuale MarioMieli e il MIT presentano

Selezione della rassegna cinematografica a tematica transessuale DIVERGENTI

Nuovo Cinema Aquila – Via l’Aquila, 68
Ore 17.30

Mom, I Didn’t Kill Your Daughter Israele 2007 di Orna Ben Dor 50’ v.o. sott. italiano

In questa storia vera, molto intima e provocatrice, una coppia lotta per diventare ciò che è in un mondo che non la capisce. Nate femmine, sia Lior che Yoav, hanno sempre saputo che la loro vera identità era maschile. Insieme, affrontano la confusione nelle loro vite mentre si sforzano di trasformarsi in quello che è più naturale per loro. Affrontano ogni ostacolo con humor, amore e l’assoluta certezza di chi sono veramente, sia dentro che fuori.


GIORGIO/A STORIA DI UNA VOCE Italia 2006 di Gianfranco Mingozzi, 54’

Il documentario racconta le vicende personali e la vita artistica di Giorgia O’ Brien, nata Giorgio – nella Palermo del 1930 – che fin da adolescente ha cantato con una sorprendente estensione vocale.

Le sue doti canore, fuori dalle convenzioni della borghesia palermitana, trovano piena espressione a Parigi e a Roma, dove sarà regina dell’avanspettacolo. Nel ’70, la sua straordinaria voce da soprano trova anche un corpo femminile e la piena identità.

Un omaggio ad un’artista e ad una donna speciale, scomparsa nel 2004.

Ore 20.00


NO BIKINI Canada 2007 di Claudia Morgado Escanilla 9' v.o. sott. italiano

A sette anni, Robin decide di andare senza la sua parte superiore di bikini ad un campeggio estivo. I risultati saranno sorprendenti!


LOS SAPATOS DE ARISTEU (Le scarpe di Aristeu) Brasile 2008 di Luiz René Guerra 17' v.o. sott. italiano

La famiglia di origine sottrae il corpo di Aristeu alle sue amiche per seppellirla come l'uomo che era o che probabilmente non é stata mai.



CHAN DI CHUMMI (Kiss the Moon) Pakistan/Germania, 2009 di Khalid Gill 80’ – v.o. sott. italiano

“Vorrei trovare il vero amore… vorrei un marito, un figlio e una famiglia tutta mia… Ma questo mondo crudele non lascerà che tutto ciò avvenga.”

Queste sono le parole che si sentono comunemente quando si incontrano le “Khusras”, una subcultura di transessuali in Pakistan. La comunità transgender “Khusra” si è ben inserita nelle complesse e antiche tradizioni culturali della società pakistana. Qualche volta le relazioni del gruppo con la società sono armoniose, altre volte si scontrano nettamente.

Lo scopo principale di Chan Di Chummi è attraversare le frontiere del genere e parlare delle questioni fondamentali della vita e dell’eterno desiderio di amare ed essere amati. Attraverso l’interazione con il regista, il gruppo stesso impara che è accettabile condividere i dolori e le frustrazioni con gli altri e che ci sono persone al mondo che si preoccupano delle questioni e dei problemi che comporta vivere come un Khusra.


Ore 22.00



THE BOND U.S.A 2007 di Michael Connell 10’ v.o. sott. italiano

“Come puoi allevare un bambino transessuale e non saperlo?” In questo onesto e commovente documentario un padre racconta la storia della sua famiglia - come è stato quando il figlio si è dichiarato trans, come è cambiato il loro rapporto e come il loro legame diventa sempre più forte.



L’ORDRE DES MOTS Francia 2007 Di Cynthia Arra & Melissa Arra 75’ v.o. sott. italiano

“Siete parte della razza umana se siete né un uomo né una donna?”

Lo scopo di questo film è di dare alle persone ‘trans’ un’altra possiblità di voce. Lontano dal classico trattamento delle questioni Trans, il film, attraverso la scelta dei soggetti che rappresenta - tutti attori contemporanei e precursori del movimento Trans e Intersex in Francia -, affronta di petto le questioni dell’identità di genere mettendo in discussione norme della società spesso non discusse e analizzando la natura dell’oppressione e della repressione che la comunità trans e intersex deve affrontare.

Il documentario osserva criticamente i protocolli medici spesso arbitrari impiegati in Francia e racconta il lavoro che è stato fatto nel movimento transessuale e LGBT: non solo la denuncia dell’oppressione e della repressione, ma anch
e la questione della psichiatria forzata.

Nessun commento:

Posta un commento