Laura della Pasqua
22/04/2009
Rinviati ronde e immigrati ma il governo rassicura la Lega
Oggi il voto finale nell'Aula del Senato. La maggioranza si impegna a ripristinare le norme del Carroccio rimaste fuori dal testo.
Eliminate nel corso dell'esame del decreto sicurezza alla Camera, le due norme sul prolungamento della detenzione degli immigrati nei centri di identificazione ed espulsione (Cie) e sulle ronde, saranno ripristinate in un secondo momento. La Lega non ha rinunciato a far valere le sue ragioni e ieri Federico Bricolo, presidente dei senatori del Carroccio ha spiegato che il «trattenimento degli stranieri irregolari e forme di volontariato per la sicurezza sono stati richiamati in due ordini del giorno».
La conseguenza è stata che l'assemblea ha approvato un ordine del giorno del Carroccio che impegna il governo a ripristinare le norme sulle ronde e sulla durata degli immigrati clandestini nei Centri di identificazione ed espulsione. È questo l'esito della giornata di votazioni sul decreto sicurezza a Palazzo Madama. Il via libera definitivo nell'Aula del Senato ci sarà oggi. L'Italia dei Valori non ha presentato emendamenti spiegando che il decreto «risponde a una reale necessità dei cittadini e non c'è l'intenzione di fare un'opposizione fine a se stessa». Intanto l'Associazione nazionale dei magistrati, ascoltata dalle commissioni Giustizia e Affari costituzionali della Camera, ha sollevato dubbi di costituzionalità su alcune norme del decreto e ha chiesto al Parlamento di modificarle.
Nel mirino del sindacato delle toghe soprattutto la norma che disciplina le ronde, il «massiccio ricorso» alla sanzione penale per comportamenti di scarsa o nulla offensività, le norme che obbligano i medici a segnalare i clandestini all'autorità e le disposizioni in materia di iscrizione alla anagrafe dei figli di immigrati clandestini. In sostanza l'Anm sostiene che viene messo in discussione il principio costituzionale che impone il ricorso alla sanzione penale come extrema ratio e solo per comportamenti realmente offensivi di beni di rilievo. L'Anm ha poi espresso seri dubbi di compatibilità costituzionale delle disposizioni in materia di iscrizione alla anagrafe dei figli di immigrati clandestini e in materia di segnalazione di immigrati clandestini da parte delle strutture sanitarie pubbliche.
Dubbi di legittimità costituzionale anche sull'uso delle ronde «per la tutela dell'ordine pubblico». Nell'Aula del Senato, il ministro Carfagna è intervenuta insistendo sulla necessità di punire il reato di stalking. E ha tirato fuori alcune cifre. Da quando è entrato in vigore il decreto, «ci sono stati 102 arresti per stalking mentre altre 132 persone sono state denunciate. In totale, 234 persone in soli 2 mesi». «Inoltre - rivela Carfagna - sono aumentate del 136% le telefonate per denunciare violenze al 1522, che presto diventerà il numero verde per denunciare anche i casi di stalking». «I numeri - osserva il ministro delle Pari Opportunità - parlano e dicono che in Italia c'era bisogno dell'introduzione del reato di stalking».
Il Pd ha votato un emendamento del senatore D'Alia dell'Udc che prevedeva un piano straordinario di assunzioni, finanziato con 150 milioni all'anno a partire dal 2009, per le forze di Polizia, dei Vigili del Fuoco, dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, del Corpo forestale, del Corpo della polizia penitenziaria.
giovedì 23 aprile 2009
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