giovedì 23 aprile 2009

ll decreto è legge. A favore la maggioranza, Idv, Pd e Udc. Contrari i radicali

ROMA - Con l'ok bipartisan del Senato, il decreto sulla sicurezza è diventato legge. Fuori dal provvedimento le ronde e la proroga dei Cei, i Centri di identificazione ed espulsione dei clandestini. Dentro l'aggravante per le violenze sessuali, il reato di stalking e il turismo sessuale. Hanno votato a favore la maggioranza, l'Italia dei valori, il Pd e l'Udc. Il provvedimento è stato approvato con 261 voti favorevoli, 3 contrari - i senatori radicali - ed un astenuto, Francesco Pardi dell'Idv.

Anche la Lega ha votato a favore del dl, dopo le durissime contestazioni alla Camera e l'intesa politica raggiunta di fronte all'impegno del governo a reintrodurre in altro provvedimento (ddl sicurezza) le parti relative al trattenimento nei Cie degli immigrati clandestini e alle ronde cittadine.

Il voto favorevole dell'opposizione ("per responsabilità" come ha sintetizzato per tutti il senatore Pd Felice Casson) è stato garantito per consentire la conversione del decreto, giunto oramai alle soglie della scadenza (25 aprile), ma numerose ed articolate sono state le critiche rivolte al provvedimento.

Il decreto legge sulla sicurezza convertito contiene una serie di modifiche che concernono il codice penale e il codice di procedura penale. In particolare, all'articolo 1 viene sostanzialmente reintrodotta un'aggravante per il caso in cui il reato di omicidio faccia seguito al delitto di violenza sessuale, violenza sessuale su minori e violenza sessuale di gruppo. Viene anche introdotta l'aggravante nel caso di reato di omicidio compiuto dallo stesso autore del delitto di atti persecutori, comunemente denominato stalking.

Vi sono poi una serie di modifiche del codice di procedura penale che riguardano misure cautelari personali, con un significativo ampliamento per le associazioni a delinquere; la tratta e riduzione in schiavitù delle persone; il sequestro di persone; i reati di terrorismo; prostituzione minorile; pornografia minorile ed iniziative turistiche volte al favoreggiamento della prostituzione minorile.

La Repubblica, 22 aprile 2009

Nessun commento:

Posta un commento